Il meglio di Parigi – Musei

Parigi ospita più di un centinaio di musei, grandi e piccoli, che trattano di arte, archeologia, storia, arti decorative, moda, scienza, storia naturale, cinema, etnologia, architettura, curiosità…e mille altri argomenti, compresi alcuni davvero insoliti e bizzarri (esiste anche il museo delle fogne, quello della magia, o ancora della caccia). Alcuni di essi sono famosissimi (chi non ha mai sentito parlare del Louvre e dell’Orsay?), altri meno noti, altri ancora pressoché sconosciuti. Questi sono i miei 10 musei preferiti della Ville Lumière, in rigoroso ordine alfabetico.

  • Cité de la Science et de l’Industrie.

Museo della Scienza e dell’Industria, situato in un ex mattatoio in una zona periferica e un tempo marginale della città, riqualificata e trasformata negli ultimi decenni, grazie alla creazione di un immenso polmone verde, La Villette, diviso tra la Città della Scienza e la Città della Musica, con musei, luoghi per concerti, attività per bambini. I temi trattati nel museo, anche grazie ad esposizioni temporanee, sono l’ambiente, l’energia, lo spazio, suoni e odori della terra, ma c’è spazio anche per un sottomarino, simulatori e un teatro IMAX a forma di enorme cupola specchiante (il simbolo del parco). E una volta terminata la visita, potete sempre rilassarvi e fare un picnic nel parco, e magari partecipare alle tante partite di rugby e calcio improvvisate.

Come arrivare: il museo della Scienza è posto all’ingresso nord della Villette, vicino alla fermata della metro Porte de la Villette.
Cosa non perdere: provate tutti gli esperimenti scientifici in modo interattivo e giocoso. Se avete dei bambini, portateli alla sezione studiata apposta per loro, la Cité des Enfants.

Il Parco de La Villette, la Géode e il Museo della Scienza.
Il Parco de La Villette, la Géode e il Museo della Scienza.
  • Fondation Cartier pour l’art contemporain.

All’interno di una struttura di vetro e acciaio super moderna, circondata da un giardino alberato, hanno luogo delle esposizioni assurde, folli, divertenti e spettacolari, di arte contemporanea ma non solo, che riescono a coinvolgere ogni tipo di pubblico, dal bambino all’anziano, dal fine conoscitore al semplice curioso, in una maniera diretta e immediata. Alcuni esempi? La mostra del 2003 dedicata allo stilista Jean Paul Gaultier, dove le sue creazioni più famose sono state realizzate con baguette, biscotti, grissini e croissant, oppure quella del 2007 sul Rock’n’Roll 1939-1959, con strumenti musicali, jukebox, cadillac, vestiti e ovviamente musica, da Elvis a Chuck Berry, o ancora una spettacolare rassegna sull’arte (sconosciuta) del regista giapponese Takeshi Kitano.

Come arrivare: la Fondazione si trova al 261 del boulevard Raspail, nel 14° arrondissement (M Raspail).
Cosa non perdere: non dimenticate di vedere anche il giardino perché potrebbero esserci delle opere d’arte nascoste tra gli alberi.

Jean-Paul Gaultier alla Fondation Cartier.
Jean-Paul Gaultier alla Fondation Cartier.
  • Musée Bourdelle.

Ospitato nella casa-atelier dello scultore francese che fu collaboratore di Rodin e maestro di Giacometti, il museo presenta tutta la produzione di Bourdelle, dai gessi agli studi, ai frammenti di importanti monumenti, fino ai bronzi collocati nel giardino interno, segreto e delizioso. E se vi siete appassionati al suo lavoro, sappiate che le sue sculture si trovano ovunque a Parigi: al vicino cimitero di Montparnasse, al Jardin des Tuileries, davanti al Palais de Tokyo….

Come arrivare: il museo si trova in rue Bourdelle (M Falguière o M Montparnasse), una stradina residenziale lontana dalla verve consueta del quartiere di Montparnasse.
Cosa non perdere: fa parte della rete dei musei municipali, rigorosamente gratuiti, quindi non si può non visitare.

Il giardino interno del Musée Bourdelle
Il giardino interno del Musée Bourdelle
  • Musée Carnavalet.

Alloggiato in due seicenteschi hôtel particulier (dimore private), illustra la storia di Parigi, dall’origine romana passando attraverso i tumultuosi anni della Rivoluzione Francese, fino ai giorni nostri, con dipinti, mobili, modellini, oggetti. Tra le chicche che non potete davvero perdere, ci sono la ricostruzione della camera da letto di Marcel Proust e della boutique art nouveau di Fouquet, oggetti appartenuti a Voltaire, affreschi di Charles Le Brun e di Fragonard. Anche questo museo fa parte della rete comunale ed è gratuito.

Come arrivare: il museo si trova al 23 di rue de Sévigné, nel cuore del Marais e a due passi dalla place des Vosges (M Chemin Vert).
Cosa non perdere: nella corte è ospitato uno splendido giardino, che tra l’altro è una zona wi-fi gratuita.

Il Musée Carnavalet e il suo giardino
Il Musée Carnavalet e il suo giardino
  • Musée d’Orsay.

Impossibile non conoscere questo museo, dedicato principalmente all’arte impressionista e postimpressionista, e ospitato nella vecchia stazione ferroviaria, trasformata da Gae Aulenti negli anni ottanta in un enorme e affascinante luogo espositivo. Qui potrete vedere capolavori di Courbet, Monet, Cézanne, Renoir, Van Gogh, ma anche sculture e fotografie.

Come arrivare: il museo è proprio sulla Senna, in rue de Bellechasse (M RER Musée d’Orsay).
Cosa non perdere: le opere d’arte bellissime e imperdibili sono tante e meriterebbero di essere viste tutte.
Curiosità: se vi sembra di notare una certa somiglianza tra questo edificio e le moderne stazioni dei treni negli Stati Uniti, è perché quelle americane si sono ispirate proprio a questa parigina.

L'interno del Musée d'Orsay.
L’interno del Musée d’Orsay.
  • Musée des arts décoratifs + Musée de la Mode et du textile + Musée de la publicité.

Nella capitale della moda sembra quasi un sacrilegio non visitare un museo della moda e quello ospitato nel palazzo del Louvre ne è un ottimo esempio; ogni anno vengono organizzate mostre favolose e molto chic, dedicate ai più importanti stilisti al mondo (Valentino, Yamamoto, Balenciaga…). All’interno dello stesso edificio però è possibile vedere anche il rinnovato Museo delle Arti decorative, con migliaia di mobili e oggetti di design, dal Medioevo a oggi, e il particolare Museo della Pubblicità, con manifesti e filmati pubblicitari provenienti da tutto il mondo.

Come arrivare: i musei si trovano al 107 della trafficatissima rue de Rivoli (M Tuileries o Palais Royal-Musée du Louvre).
Cosa non perdere: la fornita ed elegante boutique al pianoterra, con libri e oggetti fashionisti e di design, anche scontati.

L'esterno del Museo delle arti decorative, della moda e della pubblicità.
L’esterno del Museo delle arti decorative, della moda e della pubblicità.
  • Musée du Louvre.

Forse il museo più famoso del mondo, con collezioni di arte e archeologia, dall’antico Egitto al Medioevo, dalla Mesopotamia al Rinascimento, e poi le stanze di Napoleone e i gioielli della monarchia francese. Impossibile vedere tutto in un’unica volta, ma un giorno a settimana si può fare anche la visita serale, molto chic.

Come arrivare: l’entrata principale è ormai quella dalla famosa piramide di Ming Pei, molto suggestiva e funzionale (M Palais Royal-Musée du Louvre).
Cosa non perdere: per evitare la folla scegliete i dipartimenti di archeologia greco-romana ed etrusca o i resti della fortezza medievale. Per vedere assoluti capolavori, non perdete la galleria dei dipinti italiani, i grandi dipinti francesi, la sezione egizia e quella mediorientale.
Curiosità: al di sotto del Louvre si snoda un’altra area molto interessante e originale, il Carrousel du Louvre, con negozi e antiquari.

Il Louvre e la piramide di Ming Pei.
Il Louvre e la piramide di Ming Pei.
  • Musée Guimet des Arts Asiatiques.

Questo museo accoglie un’eccezionale collezione di arte asiatica, dalla Cina al Giappone, dalla Cambogia all’India, di grande impatto anche per una persona a totale digiuno di arte.

Come arrivare: il museo si trova al numero 6 di place Iéna, a due passi dal Trocadéro e dalla sua splendida vista sulla Tour Eiffel (M Iéna).
Cosa non perdere: il padiglione buddista poco distante, dedicato alla storia delle religioni orientali.

Il Museo delle Arti Asiatiche Guimet.
Il Museo delle Arti Asiatiche Guimet.
  • Musée Rodin.

L’atelier del celebre scultore raccoglie le sue opere più importanti in gesso, marmo e bronzo, ma anche bozzetti, antichità e dipinti di altri artisti suoi contemporanei, nonché le sculture di Camille Claudel, allieva e amante sfortunata. La vera perla di questo hôtel particulier è il giardino, con le sue rose, i gruppi statuari in bronzo, la vista mozzafiato sulla cupola degli Invalides.

Come arrivare: l’hôtel Byron si trova al 77 di rue de Varenne (M Varenne), proprio accanto al complesso degli Invalides.
Cosa non perdere: il Pensatore, ma anche l’incompiuta Porta dell’Inferno.

Il Pensatore di Rodin.
Il Pensatore di Rodin.
  • Orangerie.

Riaperto nel 2006 dopo anni di restauro, questo museo si trova in fondo al meraviglioso giardino delle Tuileries ed è stato creato appositamente per ospitare il ciclo delle Ninfee di Monet, realizzate quando ormai il maestro dell’impressionismo era anziano e quasi cieco. Accoglie inoltre un centinaio di opere impressioniste e postimpressioniste di pittori come Renoir, Dérain, Soutine, Modigliani. Armatevi di pazienza perché le code per entrare sono spesso lunghe, visto che l’edificio non è molto grande.

Come arrivare: il museo si trova tra il quai des Tuileries (sulla Senna) e place de la Concorde (M Concorde).
Cosa non perdere: la vista su place de la Concorde mentre si aspetta in coda.

Le Ninfee di Monet all'Orangerie.
Le Ninfee di Monet all’Orangerie.